Sabato sera, alla messa ufficiata da "Don. Lacchia", che oltre essere stato mio professore e direttore del collegio mi ha anche sposato, è stato intonato l' inno che ho cantato centinaio di volte quando ero a San. Benigno... e come per una strana associazione mi è tornato completamente alla mente senza ricordare di saperlo... avete presente un cassetto che sono secoli che non aprite, nel quale avevate riposto un oggetto caro, dimenticato ma piu' che noto in tutti i suoi particolari... proprio vero "una volta con noi, sempre con noi"
Giù dai colli un dì lontano
con la sola madre accanto
tu scendesti verso il piano
dei tuoi sogni al dolce incanto.
Oggi, o Padre, non più solo
per le strade passi ancora,
dei tuoi figli immenso stuolo
con gran giubilo t’onoran.
Don Bosco ritorna tra i giovani ancor
ti chiaman frementi di gioia e d’amor
2 commenti:
Ciao Matteo, ho letto il tuo blog e mi sono commosso per i tuoi ricordi Salesiani. Quando riaffiorano così spontaneamente, vuol dire che non li abbiamo dimenticati, ma riposti in un angolo remoto del nostro cuore, perchè legati a giornate serene della nostra gioventù.
"Semper eadem, nec mutor in fide". Ovvero, Salesiano un giorno, Salesiano per sempre.
Buona giornata, con affetto Mum and Dad.
Che impressione... ma quanto sono vecchio!! S. Benigno, don Lacchia, l'inno... quanti ricordi!! Pensa che la primissima scintilla "francescana" è nata a San Benigno quando per un carnevale proiettarono il film "Fratello sole, sorella luna"... facevo le medie e con un mio compagno andammo a vederlo due volte...e mi innamorai di San Francesco! Sei anni bellissimi di cui ringrazio il Signore e tutti i salesiani!
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